Un Festival del cinema per la Città: la Narrazione del Mare per Ritrovarsi

di Ezio Ricci

Tutta la gente che passa per Taranto si stupisce per la bellezza del posto: la città dei due mari, la capitale della Magna Grecia, Taras, la città fondata dagli Spartani, che divenne presto riferimento politico, commerciale e culturale (sede tra le più importanti della Scuola filosofica detta Italica, quella di ispirazione pitagorica). Taranto inoltre è stato un porto di eccellenza per quasi 3000 anni: da Taranto si poteva governare strategicamente l’intero Mar Mediterraneo. Il mare, esso, anzi “lui” è il nostro valore, la nostra identità. “Lui” che conserva intatto il suo fascino ambientale, storico e artistico, che bagna una città dall’incantevole centro storico posto su un’isola, con i resti di templi greci, con il castello angioino-aragonese, uno dei castelli più visitati d’Italia, con il MArTA, tra i più importanti Musei archeologici del nostro Paese, e tanto ancora: ma Taranto –purtroppo- appare al mondo come un sito industriale gigantesco e inquinante. È una città che ha smarrito la sua identità culturale? Certo che no!

Taranto è obbligata ormai ad aprire al mondo dei giovani il lascito culturale della sua storia, rianimata da proposte artistiche, filmiche e poetiche da promuovere in Europa con incontri e festival. All’interno di questa situazione di apparente degrado si vuole presentare il tentativo di organizzare un Festival cinematografico. Ora, se è vero che il mondo del cinema in Puglia, grazie ad Apulia Film Commission, è diventato, in soli undici anni, industria, turismo, lavoro per tante professioni, è anche vero che Taranto è rimasta al palo, colpa del dissesto finanziario certamente, ma anche dell’incapacità di valorizzare occasioni come il progetto delle “Piscine cinematografiche” da realizzare nell’isola di S. Paolo, l’isola del piccolo arcipelago delle Cheradi posizionata a sole tre miglia marine dalla Città.

Ma, si sa, anche che i Festival sono essenzialmente degli eventi culturali, caratterizzati dalla creatività e dall’organizzazione come opera di mediazione culturale: una creatività spesso collettiva, frutto di un lavoro di squadra di gente appassionata e professionalizzata. E quindi bisogna ricominciare con i giovani e con le scuole: e questo è accaduto grazie a un Dirigente Scolastico pieno di passioni culturali che costituendo una rete di Scuole, di Enti, di Associazioni, di Istituzioni ha reso possibile l’organizzazione per la città di un Festival di cortometraggi sul tema del mare.

Un Festival innovativo che partecipi, senza presunzione, alla rigenerazione culturale di questa città, che provi a crearsi un proprio spazio e a coltivarsi un numero ragguardevole di interessi e di spettatori.

In definitiva il nostro intento è quello di valorizzare, promuovere e divulgare il cortometraggio cinematografico come forma di comunicazione, soprattutto oggi, particolarmente valida ed attuale a livello sociale e culturale; di divulgare un mezzo che sviluppa le potenzialità dei linguaggi artistici dei nuovi media; di rispondere alle esigenze di crescita culturale dei giovani registi emergenti che continuano a stupirci con le loro capacità creative; di offrire a tutti i nuovi talenti la maggiore visibilità possibile.

A tal fine, le scuole sottoscrittrici, assieme alla rete di scopo determinatasi, promuove il Corto 2Mari – Festival del Cortometraggio dei Mari della Città di Taranto, e saranno impegnate a promuovere questo Progetto, anche per il futuro, per diffondere la conoscenza del patrimonio marino del territorio.

L’introduzione delle tecnologie digitali sta cambiando, anzi ha già cambiato il modo di pensare al cinema e, soprattutto, di come fare il cinema. Dobbiamo capire ed accettare questa “rivoluzione” che sta modificando sia i concetti teorici che pratici del cinema per viverli ed utilizzarli.

Il cinema, del resto, nelle sue varie forme espressive, dal corto alla televisione, non è che una visione della nostra vita, anzi una sua rappresentazione. Lunga vita al Festival!

Corto2mari

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